Non c’è due senza tre. Ed ecco il terzo mini pedale della Xvive (ovviamente distorsore)… Il T1 Golden Brownie della Xvive, un fantastico pedale dal suono Marshall plexi in formato mignon. Il suo scopo è quello di ricreare il suono Marshall Super Lead.

Lo Xvive T1 Golden Brownie fa parte di una serie signature di quattro pedali designed by Thomas Blug, chitarrista tedesco famoso per il suo tocco, che ha contribuito a creare questi effetti.

In questi due articoli erano già stati descritti lo Xvive O1 Tube Squasher e lo Xvive DynaRock T2, dove il primo aveva avuto un giudizio negativo, mentre il secondo invece positivo. Dei tre devo dire che questo è quello che mi è piaciuto di più.

La confezione

Come per, lo Xvive O1 Tube Squasher e lo Xvive DynaRock T2, anche per lo Xvive T1 Golden Brownie la confezione fa la sua bella figura. All’interno della stessa (ovviamente impreziosita dalla signature dello stesso Thomas Blug) il pedale è piacevolmente avvolto da una bella plastica protettiva spessa, insieme a un foglietto illustrativo e una striscia di velcro adesivo nel caso si volesse fissare lo stesso alla pedaliera. Classe 🙂

La scatola di metallo utilizzata per il case è lo standard Hammond small size, in alluminio pressofuso, serie 1590, IP54, 92.6 x 38.5 x 31mm. Stavolta è stata verniciata di marrone (brownie…) con delle macchiette più chiare. verniciato di nero opaco e ruvido, anch’esso con l’immancabile firma di Thomas Blug,

L’alimentazione è standard, 9V con negativo centrale, tuttavia, a differenza di altri pedali della stessa misura, qui non vi è la possibilità di alimentarlo a batteria, causa mancanza di spazio interno. Il pulsante di attivazione è di tipo true-by-pass, come nelle migliori famiglie.

Come gli altri due della stessa casa, anche lo Xvive T1 Golden Brownie sembra ben fatto, con l’unica nota dei potenziometri a tradire quella sensazione di solidità che traspare dalla scatola esterna. Magari sono ottimi e ultra resistenti, niente da dire. Solo, l’impressione al tatto che danno non è di qualcosa che si possa maltrattare in un live di fretta e senza troppi riguardi.

Suono

Il test si è svolto volutamente con due amplificatori completamente diversi, un Marshall 3310 (mosfet) e un DV Mark Little jazz (sempre a transistor). Perchè non un valvolare? Per due motivi. Primo, perchè se butti un qualsiasi pedale in ingresso a un bel valvolare, è praticamente ovvio che suoni bene! Ma fatelo con un ampli a transistor… Secondo, semplicemente perchè non ho un valvolare in casa con cui provarlo 😀

Come chitarre, anche qui sono state usate due famiglie agli antipodi, ma che rappresentano due classici nel rock: Stratocaster e Les Paul.

I potenziometri sono quattro: drive, level, tone e presence. I primi tre sono i classici che si trovano in qualsiasi effetto overdrive/distorsore, l’ultimo è un ulteriore controllo degli alti che funziona esattamente come il presence di un amplificatore. Ottimo per limare quel suono impastato che si può presentare quando si usano humbucker come nella Les Paul, rende il suono più croccante e aiuta a uscire meglio nel mixer.

Il suono è grasso, corposo e bello pieno, come da tradizione Marshall. A distorsioni contenute si ha un bel crunch, ma appena la manopola drive si apre il suono diventa più pastoso e compresso. Ha un buon livello di distorsione, direi che arriviamo al metal anni 80. La dinamica c’è tutta, ovviamente meno si gioca col drive e più ce n’è, viceversa la dinamica viene meno a favore di una compressione però davvero naturale.

Diminuendo il suono col volume della chitarra il Golden Brownie reagisce da manuale, pulendo il suono come ci si aspetterebbe da una vera testata valvolare Marshall, regalando quel “chime” tipico.

Rispetto allo Xotic SL Drive, altro Marshall-in-a-box di riferimento, la differenza in termini di suono è davvero minima. Settando l’SL Drive con i deep switch interni come super lead (default Xotic) il suono è più meno lo stesso, il che è davvero un’ottima cosa. Ovvio che poi, anche se con un potenziometro in meno, grazie agli interruttorini interni lo Xotic riesce ad avere più espressioni tonali a sua disposizione.

Conclusioni

Consigliato? Se lo trovate usato o comunque sotto i 40/50 euro assolutamente sì! Con una spesa contenuta vi mettete in pedaliera un gioiello in grado di emulare le testate Marshall che hanno fatto la storia, il tutto per giunta in formato mini.

Rispetto allo Xotic SL Drive? La qualità sonora dello Xvive T1 Golden Brownie è praticamente la stessa, non ci va troppo distante. Chiaramente la qualità costruttiva cambia, a parte la scatola esterna tutto il resto sembra molto più economico, a partire dai potenziometri che, come negli altri due effetti della Xvive, sembrano un po’ mollicci. Lo Xotic in confronto sembra un carro armato. E vorrei ben vedere, con quello che costa…

Su Amazon lo Xvive T1 Golden Brownie si trova sotto i 40 euro spedito, mentre su mercatino musicale o reverb.com il prezzo è un po’ più alto. Sei mesi fa, a inizio 2020, si trovava tranquillamente a metà prezzo, sia su mercatino che su ebay, nuovo. Si vede che è un buon pedale, usato non si trova (chi ce l’ha magari se lo tiene) e il prezzo sale.

Tuttavia, a più di 50 euro, personalmente io non lo comprerei. E’ bello, suona praticamente come lo Xotic SL Drive, ma a quel punto preferirei (budget permettendo) comprare lo Xotic usato. Un SL Drive usato si trova tranquillamente sui 90 euro, e per quanto è vero che il Golden Brownie sarebbe nuovo e l’SL Drive no, è pur vero che se rivendete un pedale nuovo ci perdete comunque qualcosa (e il Golden Brownie non è ai livelli dello Xotic), mentre sull’usato no. In più lo Xotic è di qualità costruttiva decisamente superiore, anche se usato difficile che lo troviate danneggiato. E con i suoi deep switch interni, lo Xotic ha più espressioni timbriche da offrire del Golden Brownie.

Pubblicato su musicanza.it il: 12/06/2020.